È una terra di cavalieri, religiosi, abili artigiani e artisti ricordati nel proprio cospicuo patrimonio culturale e in numerose manifestazioni di rilievo.
Dalla preistoria ad oggi, l’uomo ha disegnato il territorio della Valbelluna, scrivendo la propria storia in un grande libro fatto di aree archeologiche, musei, castelli, eremi, santuari, chiese, città fortificate, borghi, edifici rurali e opere militari otto-novecentesche: innumerevoli segni che da soli meritano lo sforzo di un viaggio sempre sorprendente.
È una terra di cavalieri, religiosi, abili artigiani e artisti ricordati nel proprio cospicuo patrimonio culturale e in numerose manifestazioni di rilievo.
Per mantenere viva la memoria di questo importante passato sono stati fondati diversi musei che custodiscono le tradizioni e la storia locali, come il Museo etnografico provinciale di Seravella di Cesiomaggiore e i Musei Civici di Belluno e Feltre, la storia più antica, come i numerosi Musei archeologici o le Necropoli di Mel di Borgo Valbelluna e Lamon, fino alle “chicche” come la Galleria d’Arte Moderna “Carlo Rizzarda” a Feltre, tra i più importanti musei europei di arti decorative del Novecento con più di 400 ferri battuti, e il Teatro de La Sena di Feltre (la piccola “Fenice”).
A concreta testimonianza del patrimonio culturale e storico, ci sono i luoghi sacri, tra cui santuari, basiliche, il Sacrario del Monte Grappa e il Cimitero Monumentale dedicato alle vittime del Vajont a Longarone, il Museo Regionale dell’Uomo in Cansiglio, oltre ai castelli e alle ville venete.