Seguendo la strada per i Chiappini che parte dalla chiesa della frazione di Arina, si può apprezzare l’immane lavoro di terrazzamento, svolto nei secoli scorsi.
Seguendo la strada per i Chiappini che parte dalla chiesa della frazione di Arina, si può apprezzare l’immane lavoro di terrazzamento, svolto nei secoli scorsi. In questi fazzoletti di arida terra si coltivavano: cereali, ortaggi, legumi, vigne e alberi da frutto, che permisero la sopravvivenza a generazioni di Arinesi. Ma l’occupazione maggiore veniva dalla pastorizia transumante; fino agli anni ’40 decine di famiglie erano ancora dedite a questa attività. Dopo 20 minuti, lasciata la strada per i Chiappini, si giunge alle due contrade dei Gai, piccoli nuclei di case tradizionali abbarbicate sopra il torrente Valpora. Giunti verso il fondovalle il sentiero volta a sinistra e diventa particolarmente suggestivo correndo fra le rocce di rosso ammonitico e la forra del torrente Valpora. Dopo 20 minuti si perviene alla deviazione per le Stue e la gola della Valpora, che dal greto è percorribile verso monte fino alla Tecia (larga marmitta d’erosione sotto una cascatella). Questa deviazione richiede massima attenzione e passo sicuro! Le Stue o Portoe, costruite alla fine dell’800 sono dighe in pietra e legno con grossi portoni che, provocando una piena, fluitavano il legname dei boschi della Pezza fino alle segherie più in basso. Restando sul sentiero numero 12, in 40 minuti si arriva ai Vettorelli e alla strada per Arina.
- Difficoltà Facile