Vivaio Letterario – 6000 km di Russia. Stalin, caviale e Patria
15 Febbraio @ 0:00
Posti disponibili: 14
Costo: 40 euro, tutto compreso
Dove: la Serra, via Frontin 94a, Borgo Valbelluna (Belluno)
Come arrivare:
- in treno (viaggio meditativo), stazione di Sedico-Bribano o Belluno
- in auto, autostrada A27 da Mestre a Belluno
Prima colazione con Marzio G. Mian
Da molti anni racconto il contemporaneo e i temi più divisivi del nostro tempo attraverso i grandi fiumi del mondo. Una chiave narrativa che ho utilizzato sia per la scrittura che per il video-documentario. Ho indagato la Brexit discendendo il corso del Tamigi; il fenomeno Trump – durante la sua prima campagna elettorale – risalendo il Missouri, il fiume più agricolo e conservatore d’America, ma anche quello della conquista dell’Ovest. E poi ho raccontato il più devastante disboscamento del mondo, in Cambogia, seguendo un lungo tratto del Mekong. Ma tutto è iniziato con il Mississippi, una decina d’anni fa: è lì che, insieme all’amico fotografo Alessandro Cosmelli, ho imparato ad ascoltare il grandi fiumi, a capire che possono rivelare verità scomode, addirittura sconvolgenti.
Ecco quali sono le fonti dell’idea di utilizzare il Volga come rotta maestra – dalle sorgenti nella regione del Valdai tra San Pietroburgo e Mosca e fino ad Astrakan sul Mar Caspio – per provare a capire che cosa vuol dire essere russi oggi. Insieme ad Alessandro ci siamo presi un grande azzardo, nella seconda estate di guerra, e abbiamo percorso seimila chilometri dentro il cuore, la pancia e l’anima della Russia profonda, per oltre un mese, senza visto giornalistico e senza mai incontrare un solo straniero. Ne è nato un reportage esclusivo per Harper’s Magazine negli Stati Uniti e poi un libro, Volga Blues.
Un viaggio non solo per attraversare le molte regioni bagnate dal Volga, ma anche per ripercorrere le epoche e riannodare il nastro degli eventi che hanno portato alla crisi e alla guerra. Marzio G. Mian
Saremo sapientemente accolti da Chiara Alpago Novello dalle 9:30 per la prima colazione con caffè, tè, tutte le cose buone che servono a cominciare bene la giornata, poi tutti sdraiati a guardare le nuvole e ascoltare grandi storie; ore 12.30 pranzo leggero, saluti e brindisi.