“Liberi. La Bibliteca è aperta”: un weekend di carta, corteccia, parole, immagini e persone per festeggiare nel bosco il ritorno a casa della Biblioteca.

Quando abbiamo iniziato a immaginare come raccontare il rientro a casa della Biblioteca civica e il suo aprirsi davvero, per la prima volta a scaffale aperto, esponendo la maggior parte del suo patrimonio agli occhi, alle mani e alla curiosità del pubblico, abbiamo pensato al respiro. Un respiro pieno e profondo, libero. Il respiro di chi parte per un viaggio e si apre al mondo con curiosità ed eccitazione, accogliendo insieme l’immensità di quel che non conosce e la molteplicità di occasioni che si spalancano davanti ai propri piedi. 
La biblioteca è quel viaggio: nella quantità di mondi che apre è il luogo che permette a ciascuno di noi, gratuitamente, di indagare ogni desiderio e dubbio, in un irresistibile e inesauribile rimbalzo tra domanda e risposta. Offre gli strumenti e la libertà necessari per esplorare ed esplorarsi. Per scegliersi, definirsi, tradirsi.  
Con LIBeRI NEL BOSCO, la prima di tre rassegne e di tre mappe, abbiamo cercato di costruire un racconto senza fine, proprio come una biblioteca è destinata a essere. Un racconto a cui ognuno può aggiungere una nota a margine, una pagina, un capitolo. O un libro intero.

La rassegna continua sabato 26 ottobre, sempre a Palazzo Crepadona.

La giornata comincia con Ridisegnati dal vento, prosegue con Piacere signor albero!  e termina alle ore 20:30 con Selvatici e incolti – E se dvessimo tornare nel bosco?

Tra una scuola in natura e la foresta di Tchamba Adriano Favole (antropologo) e Christian Mancini (biofilo ed ecologo) ricordano cosa stiamo perdendo e raccontano cosa potremmo (o dovremmo?) ritrovare.

La Biblioteca è aperta