Il Teatro del Lemming torna all’Hangar 11 con la seconda parte del ciclo “Attorno a Troia”, un’opera che esplora la distruzione di una civiltà, lo smarrimento e l’esilio, ispirata all’Iliade, alle Troiane e all’Eneide. Un’esperienza immersiva che riflette sulla nostra identità culturale e il nostro ruolo nel mondo contemporaneo.

Fra poco ci faranno salire sulle navi, è una nuova occasione per la tragedia per devastare cio’ che resta di noi.

Questo lavoro si costituisce come la seconda parte di un ciclo denominato Attorno a Troia che, dall’Iliade alle Troiane all’Eneide, intende indagare il tema della distruzione di una civiltà, dello smarrimento e dell’esilio.

Attraverso questo ritorno alle radici della nostra cultura vogliamo interrogarci sulla possibilità della conservazione di una identità culturale, la nostra, della sua trasformazione e di una sua possibile rifondazione.

Il periodo storico che stiamo vivendo fa sentire ciascuno di noi come Achei lanciati alla distruzione di città e contemporaneamente come Troiani alla deriva.

Il nostro volto sempre più assume su di sé il volto del conquistatore insieme a quello dello sconfitto.

Giochiamo entrambi i ruoli, alternativamente, nella ruota della storia. Oggi essi però sembrano darsi contemporaneamente. Siamo i distruttori del pianeta e insieme, proprio per questo, attraverso i cambiamenti climatici, le guerre e le pandemie, le vittime di questa distruzione. Nella terribile condizione dei migranti sta insieme l’origine e il destino della nostra civiltà.

Dopo un primo Studio su *Ilio*, presentato lo scorso anno, questo lavoro rimette al centro, come è proprio della nostra poetica, la relazione diretta e prossemica con lo spettatore. Lo Studio viene presentato al termine di un Corso di Alta Formazione che ha coinvolto una ventina di giovani attori provenienti da diverse parti d’Italia.

Con Veronica Di Bussolo, Giovanni Cataldi, Maddalena Dal Maso, Camilla Ferrara, Carlotta Zampieri, Marina Carluccio, Katia Raguso, Silvia Massicci, Elena Fioretti, Francesca Marzotto, assistenza e cura Fiorella Tommasini, drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro, una produzione Teatro del Lemming 2024.

Sono previsti 8 spettatori per ogni replica secondo i seguenti orari: 17.30 – 18.00 – 18.30 – 19.00 – 19.30 Biglietti: Intero €10,00 | Ridotto €7,00 si può prenotare scrivendo alla mail biglietteria@slowmachine.org o su WhatsApp: 3290898743

L’ingresso è riservato ai soci SlowMachine; è consigliata la compilazione online del form di preiscrizione all’associazione reperibile dalla homepage del sito www.slowmachine.org

Il Teatro del Lemming torna all’Hangar 11 con la seconda parte del ciclo “Attorno a Troia”, un’opera che esplora la distruzione di una civiltà, lo smarrimento e l’esilio, ispirata all’Iliade, alle Troiane e all’Eneide. Un’esperienza immersiva che riflette sulla nostra identità culturale e il nostro ruolo nel mondo contemporaneo.

Fra poco ci faranno salire sulle navi, è una nuova occasione per la tragedia per devastare cio’ che resta di noi.

Questo lavoro si costituisce come la seconda parte di un ciclo denominato Attorno a Troia che, dall’Iliade alle Troiane all’Eneide, intende indagare il tema della distruzione di una civiltà, dello smarrimento e dell’esilio.

Attraverso questo ritorno alle radici della nostra cultura vogliamo interrogarci sulla possibilità della conservazione di una identità culturale, la nostra, della sua trasformazione e di una sua possibile rifondazione.

Il periodo storico che stiamo vivendo fa sentire ciascuno di noi come Achei lanciati alla distruzione di città e contemporaneamente come Troiani alla deriva.

Il nostro volto sempre più assume su di sé il volto del conquistatore insieme a quello dello sconfitto.

Giochiamo entrambi i ruoli, alternativamente, nella ruota della storia. Oggi essi però sembrano darsi contemporaneamente. Siamo i distruttori del pianeta e insieme, proprio per questo, attraverso i cambiamenti climatici, le guerre e le pandemie, le vittime di questa distruzione. Nella terribile condizione dei migranti sta insieme l’origine e il destino della nostra civiltà.

Dopo un primo Studio su *Ilio*, presentato lo scorso anno, questo lavoro rimette al centro, come è proprio della nostra poetica, la relazione diretta e prossemica con lo spettatore. Lo Studio viene presentato al termine di un Corso di Alta Formazione che ha coinvolto una ventina di giovani attori provenienti da diverse parti d’Italia.

Con Veronica Di Bussolo, Giovanni Cataldi, Maddalena Dal Maso, Camilla Ferrara, Carlotta Zampieri, Marina Carluccio, Katia Raguso, Silvia Massicci, Elena Fioretti, Francesca Marzotto, assistenza e cura Fiorella Tommasini, drammaturgia, musica e regia Massimo Munaro, una produzione Teatro del Lemming 2024.

Sono previsti 8 spettatori per ogni replica secondo i seguenti orari: 17.30 – 18.00 – 18.30 – 19.00 – 19.30 Biglietti: Intero €10,00 | Ridotto €7,00 si può prenotare scrivendo alla mail biglietteria@slowmachine.org o su WhatsApp: 3290898743

L’ingresso è riservato ai soci SlowMachine; è consigliata la compilazione online del form di preiscrizione all’associazione reperibile dalla homepage del sito www.slowmachine.org