Palazzo Piloni: storia e arte dal XVI secolo. Affreschi di Vecellio, ritratti storici e architettura di Alpago-Novello.
Palazzo Piloni, sede dell’amministrazione provinciale.
Risale alla metà del XVI secolo il nucleo originario di un articolato complesso edilizio voluto da Odorico Piloni per dimostrare pubblicamente l’acquisita potenza familiare, a pochi decenni dall’arrivo del padre Antonio dal Cadore, dopo l’ammissione al Maggior Consiglio del 1506.
L’edificio conserva ancora il ciclo a fresco delle quattro stagioni attribuito a Cesare Vecellio (1521-1601) in quello che doveva essere il salone di ingresso del palazzo originario, oggi denominato “sala affreschi” e trasformato in sede per riunioni e conferenze pubbliche.
Al piano superiore, nell’attuale sala di rappresentanza dell’Amministrazione Provinciale, è esposta una galleria di ritratti cinquecenteschi dei membri della famiglia Piloni, tra cui lo storico Giorgio; nella sala dove si riunisce la Giunta provinciale sono esposte opere minori del Seicento bellunese. L’interno venne completamente rimaneggiato in occasione dell’ampliamento verso il Duomo del 1926-28 realizzato dall’architetto Alberto Alpago-Novello (1889-1985).
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