Il Cimitero delle Vittime del Vajont, a Fortogna, è un luogo di memoria e silenzio, dove ogni cippo bianco racconta il dolore di una tragedia che ha segnato profondamente la storia della valle.
Il sito nel quale sorge l’attuale cimitero delle Vittime del Vajont, a Fortogna, non è nato per caso. Già dalle prime ore della tragedia era necessario trovare un’area adeguata che permettesse una catalogazione dei cadaveri ritrovati e fu quindi individuato questo sito, a poca distanza dal paese di Fortogna – frazione di Longarone – sul quale è sorto in poco tempo uno dei luoghi più tristi della storia del Vajont.
Il Vescovo di Belluno, che tanto aveva sofferto per la tragedia e che tanto si era adoperato per alleggerire il dolore dei superstiti, è oggi sepolto qui, per sua volontà.
All’entrata del cimitero c’è un portale dove si possono vedere alcuni reperti storici e un percorso fotografico relativo alla realizzazione del cimitero stesso e alcune opere ispirate alla tragedia.
La mattina del 10 ottobre 1963, di fronte alla spianata livida di fango lasciata dall’onda, ci si rende conto della necessità di individuare un’area dove seppellire le numerose Vittime. Il cimitero delle Vittime viene dunque collocato a 4 km a sud di Longarone, in una frazione del comune non colpita dall’onda, su un campo di granoturco, consacrato, dove prontamente vengono scavate le fosse ove calare le bare man mano che le salme sarebbero arrivate sul posto.
Il cimitero originario contava 1464 croci, di cui solamente 700 avevano nome: la maggior parte delle Vittime infatti non è nemmeno stata riconosciuta.
L’attuale cimitero monumentale, inaugurato dopo la ristrutturazione del 2004, si presenta come un immenso giardino, sul quale poggiano 1910 cippi marmorei bianchi, uno per ogni vittima della tragedia.
Sempre aperto dai cancelli laterali al portale, gli orari del portale d’accesso con museo annesso sono consultabili sul sito della Pro loco di Longarone. www.prolocolongarone.it.
IndirizzoWebsite: http://www.prolocolongarone.it