La Chiesa di Santa Maria Maggiore è la Parrocchiale di Cesiomaggiore ed è una delle più antiche d’Italia.
La chiesa di Cesiomaggiore ha origini antiche, con la prima menzione risalente al 1184 grazie a papa Lucio III, anche se la sua fondazione potrebbe essere precedente. Nel 1386 viene nuovamente citata come parte della diocesi di Feltre. La chiesa subì diverse modifiche nel tempo: nel XVI secolo, secondo la descrizione del vescovo Rovellio, aveva una struttura semplice con navata unica, altari laterali e affreschi. Nel 1669 fu costruito il campanile, uno dei più alti della provincia.
Tra il 1785 e il 1791 la chiesa venne completamente ristrutturata dall’architetto Antonio De Boni e consacrata nel 1804. Durante i lavori, fu ritrovato un cippo miliare del 46 d.C., oggi conservato presso Villa Tauro.
L’esterno neoclassico è sobrio, con paraste e statue attribuite a Giuseppe Sordina. L’interno mescola elementi rococò e neoclassici, con affreschi di Sebastiano De Boni e numerose opere d’arte, tra cui tele di Domenico Falce, Paolo Dal Pozzo e Antonio Lazzarini. Tra le sculture, spicca la Madonna con Bambino di Valentino Panciera Besarel (1867). La chiesa conserva anche il fonte battesimale del 1483, recuperato dalla struttura precedente.
La chiesa gode inoltre del campanile più alto della Provincia, anche in seguito ad un suo innalzamento.
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