Un sorso di storia: il vino bellunese
I dolci declivi delle Prealpi Bellunesi e la conca feltrina, custodiscono un inaspettato quanto meraviglioso segreto: vigneti che affondano le loro radici in un passato antichissimo. Già in epoca romana,
I dolci declivi delle Prealpi Bellunesi e la conca feltrina, custodiscono un inaspettato quanto meraviglioso segreto: vigneti che affondano le loro radici in un passato antichissimo. Già in epoca romana,
Rinomata per la sua eccezionale dolcezza e la sua consistenza soda e farinosa, questa varietà di castagna è da secoli un alimento fondamentale nella dieta degli abitanti della Valbelluna e
Un viaggio nel tempo attraverso il gusto Queste delizie, nate dalla sapiente lavorazione delle mele locali, sono un vero e proprio tesoro gastronomico che racconta la storia e la cultura
Uno dei prodotti agro- alimentari bellunesi maggiormente apprezzati grazie alla propria bontà, genuinità e salubrità.Viene coltivata secondo un rigoroso disciplinare di produzione, proponendo un prodotto in cui è vietato qualsiasi
Il Mais Sponcio si riferisce ad un’antica varietà di granturco il cui nome deriva dalla particolare forma a punta dei semi, da cui deriva il termine dialettale “sponcio”, cioè che
Tra le tante varietà che da 500 anni hanno reso la Val Belluna “terra di fagioli pregiati”, il fagiolo gialét spicca per aspetto, consistenza e gusto. È detto anche “fasol
Nelle famiglie bellunesi, la produzione di noci non ha mai rivestito un ruolo di primo piano nell’economia. Ma la noce è sempre stato un prodotto secondario di grande valore. L’albero
Il territorio Dolomitico Bellunese vanta una tradizione apistica di altissimo pregio. L’alternarsi di prati, pascoli e boschi sono caratteristiche perfette per ottenere un miele di altissima qualità. La grande varietà
Il Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese IGP, rappresenta la tipologia più diffusa e conosciuta localmente. Dagli altopiani dei Comuni di Lamon e Sovramonte, è coltivato in tutta la Vallata
Lo Schiz è il formaggio tipico della Valbelluna, prodotto utilizzando la cagliata del latte appena munto. Il suo particolare nome deriva dall’abitudine che i malgari avevano di recuperare i residui